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I colori della rabbia / di Alberto Zoratti

[Con tristezza apprendiamo.
Con determinazione diffondiamo.
Con certezza difendiamo allegria, colori e beni comuni / Comunità Ondamica]

Poche parole e chiare. La Procura ordina «il sequestro preventivo dell’immobile con esecutività immediata». Comincia l’assedio del Municipio dei Beni Comuni di Pisa. Dopo la tre giorni di Common Properties (20/22 settembre, scarica l’ebook), dopo centinaia di persone che hanno dimostrato di cosa significhi costruire altreconomia e una società diversa a partire dalle relazioni, mettendo in discussione la proprietà arrogante e metastatica, la legge tenta di normalizzare ciò che è legittimo.

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Spazi demercificati / di Alberto Zoratti

Spazi demercificati
di Alberto Zoratti
(Fonte: http://comune-info)

La Costituente itinerante dei beni comuni, presiduta da Stefano Rodotà, dopo Roma e L’Aquila ha fatto tappa a Pisa (foto), all’ex colorificio. L’inedito intreccio tra movimenti e giuristi raccoglie idee, pratiche, analisi, proposte. E mostra come intorno agli spazi sociali occupati e liberati piuttosto che nella resistenza alle forme più arroganti e moderne di proprietà privata (Tav, imprese inquinanti come Ilva ma anche, a livello internazionale, brevettazione del vivente, privatizzazione dell’acqua…) sia nato qualcosa di nuovo e importante: lo sforzo di tanti e tante nello sperimentare ora relazioni e spazi non mercificati. Un brutto colpo per il dominio della proprietà.

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L’università della terra / di Claudio Orrù e Irene Ragazzini

A Oaxaca, la capitale dello Stato più meridionale del Messico, Gustavo Esteva e Sergio Beltrán hanno fondato un’università piuttosto bizzarra. Nella Universidad de la Tierra non ci sono insegnanti né esami, non ci sono programmi da rispettare né libri definiti da leggere. I ragazzi non rivendicano il diritto di studio ma esercitano la libertà di studiare. A Unitierra la conoscenza e la vita di ogni giorno non sono due mondi separati e si prova ad andare oltre l’educazione e il suo rito di iniziazione alla società dello sviluppo. Il sapere ha più valore se non viene certificato ma è una libera relazione con il mondo e con gli altri. La costruzione dell’autonomia, per la straordinaria esperienza che ci raccontano due giovani italiani che la stanno vivendo, è un cammino da percorrere. Per questo Unitierra non è un progetto con un piano prestabilito e degli obiettivi ma un processo di liberazione. A Roma, potremo approfondire il discorso con Gustavo Esteva il 13 aprile
Fonte: http://comune-info.net/2013/02/luniversita-della-terra/ Read More