Salivoli – Follonica in Kayak: Il Patto con Scirocco (VIDEO)

L’esperienza di andare ad incontrare una comunità di anziani arrivando dal mare in kayak ci ha permesso di osservare il Mondo da nuove prospettive.
Condividiamo queste immagini raccolte in modo artigianale (dopo aver ottenuto l’autorizzazione per la privacy da parte della Direzione e della Cooperativa che gestiscono la RSA Falusi di Follonica) perché crediamo di aver portato un po’ di felicità nelle vite di queste persone non più giovani e con diverse fragilità.
Li rincontreremo a breve e proseguiremo a viaggiare per offrire loro pezzi di Mondo che non possono vivere in prima persona.
Quella cagnolina con una forte disabilità che ci ha fatto incontrare si chiama Lapia ed è impressionante la cascata di energie e relazioni che è riuscita a mettere in moto…
–> qui di seguito il primo post introduttivo per chi ha perso la puntata precedente.

IMG_3365IL PATTO CON SCIROCCO
L’ANTEFATTO
La Medicina omeopatica mi ha permesso di incontrare molti soggetti animali malati e i loro referenti umani.
Una piccola creatura semi paralizzata mi ha portato a conoscere gli ospiti anziani della RSA Falusi che vivono in una bella struttura sulla spiaggia di Follonica (GR). Infatti, la sua referente umana è un’animatrice gentile, determinata e generosa che lavora in questa residenza mettendoci anima e corpo.
Grazie a lei e alla disponibilità della direzione abbiamo fatto insieme alcune attività didattiche e di lettura.
Tra le varie cose gli abbiamo parlato della navigazione in kayak promettendo che un giorno sarei arrivato via mare partendo da Piombino.
Per motivi organizzativi il viaggio doveva avvenire ieri, sabato 18 marzo.
Non era il giorno migliore per navigare perché montava lo scirocco (SE) con rotazione verso sud in rinforzo.
IL FATTO
Sulla spiaggia di Salivoli a Piombino (LI), ieri mattina, il vento tirava forte e le onde non erano assolutamente invitanti.
Dopo aver fatto un’ennesima valutazione del meteo, mi sono messo in ascolto.
Non era la prima volta che affrontavo questo stato del mare, ma era la prima volta che navigano in quelle acque, che prevedevano anche di attraversare il porto commerciale di Piombino.
Mentre mi vestivo con gli indumenti stagni e osservavo le foglie delle canne piegate che crescono lungo il fosso, ho chiesto direttamente a SCIROCCO.
“Cosa pensi di fare? Mi permetti di affrontarti?”
SCIROCCO non ha tardato a rispondermi.
“Dove pensi di andare oggi che il mare è stato affidato alle mie potenze?”
“Ho un appuntamento importante che non vorrei saltare?”
“Che appuntamento ci puoi essere in mare?” ha risposto SCIROCCO.
“Non è proprio in mare… ma vicino al mare… Dovrei incontrare un gruppo di anziani che vivono in una residenza di Follonica. Un posto molto bello e oggi si aspettano che arrivi dal mare…”.
“Perché è importante farlo?” mi ha domandato SCIROCCO.
“Perché glielo abbiamo promesso e loro da giorni stanno pensando a questo momento. Sono in attesa di questo evento per loro fuori dall’ordinario e non vogliamo deluderli. Li vogliamo aiutare a sognare… Questo li renderà felici!”
Sentivo che SCIROCCO rimunginava, rimescolando le acque, il sale e il vento…
Mi arrivava fresco da Punta Ala e sollevava i residui secchi di Posidonia spiaggiati sulla riva.
SCIROCCO allora ha proseguito.
“Ho ascoltato la vostra idea e la ritengo nobile. Ma io non posso cambiare le leggi di Natura. Io sono una SUA manifestazione e quando è il mio turno devo agire. Ora quindi devo fare la mia parte con il mio fratello OSTRO.
Devi sapere, però, che NOI siamo sensibili alle persone fragili. Quindi puoi partire ma ti ricordo alcune cose che dovresti già sapere”.
“Parla pure SCIROCCO, ascolto ugualmente con attenzione” ho detto.
“Io, vento che spira dalla SIRIA, non ho il potere di fermarmi o calare la mia forza. Però ti prometto che non ti trarrò in inganno, non ti farò scherzi e non mi approfitterò di te. Però non ti concederò nulla. Soffierò costantemente e produrrò onde ravvicinate. Non ti distrarre, tieni lo sguardo attento a prua e a dritta, valuta i fondali e affrontami di mascone. Non farti incantare dalle tante cose interessanti che vedrai lungo la costa perché ti arriverò addosso come un’aquila reale piomba su una marmotta. Ti manderò delle vele a farti compagnia”.
“Conosci gli asini?” mi chiese, infine.
“Beh… un po’… sono un veterinario…”
“Allora adotta il loro passo lento e sicuro quando vanno in montagna. Non avere fretta ma non perdere tempo. Osserva la meta ma non farti condizionare. Valuta con parsimonia le soste perché non ti regalo niente e l’imbarco sarà più difficile dello sbarco. Calcola bene i tempi e non arrivare in ritardo perché gli ospiti anziani cenano presto. Non possono aspettare e hanno molte domande da farti. Ora vai e non sfidarmi”.
“D’accordo SCIROCCO, ti ringrazio per avermi ascoltato. Cercherò di fare come hai detto. Ho una motivazione forte altrimenti non ti avrei interpellato. Prosegui il tuo compito, io mi impegnerò a portare a compimento il mio.”
Dopo diverse ore di navigazione a leggere le onde e una sola sosta di 15 minuti in compagnia dei kitesurf, sono finalmente arrivato a destinazione rispettando i tempi dati.
Sotto i portici dell’inconfondibile struttura gialla circondata dalla pineta, che ore prima mi sembrava infinitamente lontana, un nutrito gruppo di ospiti, molti dei quali in carrozzina o con il deambulatore, mi ha accolto come se avessi fatto la traversata dell’oceano!
Tutti hanno voluto stringermi le mani bagnate facendomi provare quasi vergogna per certe capacità che loro un tempo possedevano e ora hanno perso.
Gli occhi pieni di riconoscenza per aver mantenuto la promessa mi sono rimasti impressi dentro.
Ho raccontato il PATTO CON SCIROCCO, le difficoltà che ho incontrato, le mie perplessità, la forza che ho tratto pensando a loro.
Ho spiegato come e perché ero vestito in quel modo strano e perché usavo quella strana pagaia di legno stretta e lunga… una pagaia imperfetta, costruita da me, nata con dei problemi, e che poi da burattino e diventato un bambino…
Mentre il sole iniziava a tramontare, con due manici di scopa incrociati, abbiamo parlato della rosa dei venti, di kronos e kairos…
Alcune persone hanno provato a pagaiare stando seduti sulla carrozzina…
Intanto la notte il kayak ha dormito nel loro salotto… e stamattina è venuta a trovarli quella cagnolina che ci ha fatto incontrare.
Molte altre cose sono accadute e forse un giorno le racconteremo.
[Marco Verdone 19.03.23]
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