Monthly Archives: febbraio 2016

TUTTI I BEAGLE SALVI: VITTORIA IN APPELLO CONTRO GREEN HILL / Comunicato LAV

Non è vero che tutto andava bene a Green Hill, altro che centro di eccellenza del settore! lo conferma anche la Corte d’Appello che oggi ha emesso una nuova memorabile condanna per l’allevamento bresciano di beagle destinati alla sperimentazione, denunciato dalla LAV nel 2012.

La Corte d’Appello ha confermato le condanne di primo grado nei confronti del veterinario Renzo Graziosi, e del co-gestore di “Green Hill 2001” Ghislane Rondot, entrambi condannati a 1 anno e 6 mesi, e del direttore dell’allevamento, Roberto Bravi, a un anno più risarcimento delle spese. Confermata anche la sospensione dalle attività per due anni, per i condannati, e la confisca dei cani.

Green Hill resterà quindi chiusa e i 3.000 beagle rimarranno in famiglia: non vi è peraltro alcuna richiesta dell’Unione Europea per eliminare il divieto previsto dalla Legge italiana dal 2014 di allevamento di cani per la sperimentazione, nessuna procedura aperta da Bruxelles.

LE TAPPE DI QUESTA BATTAGLIA LEGALE E DI CIVILTA’

  • Per anni cittadini, comitati, coordinamenti manifestano a Montichiari (Brescia) e in altre città per fermare Green Hill
  • 28 aprile 2012: alcuni manifestanti entrano nell’allevamento Green Hill
  • 18 luglio 2012: in seguito a una denuncia della LAV, i beagle di Green Hill vengono posti sotto sequestro e la LAV è tra i custodi legali dei cani
  • Circa 3000 i beagle tratti in salvo
  • Decreto Legislativo 26/2014: l’Italia vieta per legge l’allevamento di cani a fini sperimentali. In Italia Green Hill non potrà riaprire, in nessun caso.
  • 23 gennaio 2015: tre le condanne di primo grado inflitte dal Tribunale di Brescia  Green Hill (veterinario, co-gestore e direttore)

Proiezione docu-film COWSPIRACY / Tavola rotonda sulla sostenibilità / Aspettando Ethic Street (Montevarchi – AR)

Inquinamento idrico ed emissioni, deforestazione e perdita della biodiversità, violazione dei diritti umani e crudeltà verso gli animali, spreco e consumo di risorse alimentari. Se vi interessano queste tematiche, e siete curiosi di saperne di più, vi invitiamo a partecipare alla proiezione del film documentario Cowspiracy e al dibattito che ne seguirà sull’impatto ambientale dell’industria dei cibi animali.
[QUI IL FILM COMPLETO e QUI il trailer]
Parteciperanno al dibattito:
✔ Lorenzo Guadagnucci, scrittore, giornalista, autore programma radiofonico “Restiamo Animali”
✔ Marco Verdone, medico veterinario, omeopata, autore de L’isola delle bestie (Marotta&Cafiero editori).

Ginestra Fabbrica della Conoscenza:
Via Ginestra 21 – Montevarchi (AR)
dalle ore 16:00 alle ore 20:00


Pace con gli animali non umani / Incontro con Marco Verdone alla Biblioteca delle Oblate / Firenze, 16 febbraio 2016

Martedì, 16 febbraio 2016
“Pace con gli animali non umani”
Quando: mar, 16 febbraio, 17:30 – 18:30
Dove: Biblioteca delle Oblate, Via dell’Oriuolo, 24, 50122 Firenze, Italia (mappa)
Sala Conferenze – Piano Terra: Incontro sul tema del rispetto degli “animali non umani”. Presentazione del progetto Gorgona promosso dal dott. Marco Verdone vincitore del premio “Firenze per le culture di pace” per la sezione “progetto di pace” (QUI il link diretto al video).
A cura dell’Associazione Un Tempio per la Pace (Firenze)

# Vedi anche il video dell’intervento di Marco Verdone al TEDx LakeComo 2015:
Peace with non human animals 

Mangeremo cibo made in China / di Gustavo Duch / Comune-info

Chi assumerà il comando del sistema alimentare globale? A porsela da questo angolo del mondo, la domanda incute un certo terrore. Il trattato di libero commercio con gli Usa, il noto Ttip, produce già oggi fantasmi di diete fast food a prezzi stracciati con ingredienti spazzatura, norme sanitarie inesistenti e la scomparsa dell’agricoltura contadina. Ma è molto più probabile che il futuro della nostra alimentazione sia made in China. L’espansione agricola cinese sta dilagando e, mentre riconverte la sua agricoltura e zootecnia togliendole ai contadini per concentrarle nelle mani di pochi colossi competitivi, acquisisce a ritmi impressionanti terre e grandi imprese agrolimentari in ogni angolo del pianeta. Possiamo ancora fare in modo che il destino dei nostri cibi sia diverso da quello dei vestiti, delle scarpe o dei pupazzi di peluche? 

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di Gustavo Duch

Sono stato invitato a partecipare ad un dibattito con il seguente titolo: “In futuro, cosa mangeremo?“.

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