Monthly Archives: agosto 2015

Anacronismi Medievali. Non basta respirare per poter dire di essere vivi / di Francesco De Giorgio

Perché esistono ancora manifestazioni come la Sagra degli Osei e ad altre manifestazioni che si appellano alla tradizione, quella tradizione che affonda in particolare le sue radici nell’abuso animale? Risposta semplice: perché spesso l’abuso non si vede o meglio si sceglie di non vedere. Infatti non basta respirare per poter dire di essere vivi, come non basta cantare per dire di essere sani e come non basta non morire per poter dire di essere veramente vivi.

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Ippoasi per LA PACE / domenica 23 agosto, ore 19.00

Incontro con Will Tuttle, filosofo e autore di “Cibo per la Pace”, ed. Sonda
Domenica, 23 agosto 2015, ore 19:00
presso Fattoria della Pace Ippoasi onlus, San Piero a Grado, Pisa

La Fattoria della Pace Ippoasi onlus e Progetto Vivere Vegan onlus hanno il grandissimo piacere di invitarvi ad un incontro per la PACE: sarà ospite del rifugio nientemeno che Will Tuttle, filosofo e autore del libro Cibo per la pace”, ed. Sonda, per presentarci il suo lavoro e parlarci della sua esperienza, ricca di interessanti spunti di riflessione.
L’incontro sarà accompagnato da Giuseppe Coco, attivista di Progetto Vivere Vegan onlus, fisioterapista e consulente nutrizionale vegan, nonché autore di vari libri, tra cui “Il pasto gentile”, ed. Infinito.Coloro che vorranno, potranno iniziare in un modo molto speciale questa serata, attraverso una meditazione in mezzo agli animali, secondo gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh.

Naturalmente, non può esserci lieto evento senza buon cibo biovegano e a km 0, come sempre curato dagli amici di Animali in cucina!

Inoltre, come se tutto questo non bastasse, la serata si conclude con sorpresa e stupore, attraverso l’osservazione notturna degli ospiti del rifugio, l’ultima per quest’anno.

Riassumendo, ecco IL PROGRAMMA:

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Nepal, stop al Gadhimai Festival: salvi 500 mila animali

Che bella notizia: se è stato possibile là potrebbe essere possibile ovunque!

“In Nepal si interrompe una tradizione che durava da 265 anni, tutto per amore degli animali. È stato infatti sospeso a tempo indeterminato il Gadhimai Festival, il più grande evento che prevede sacrifici animali al mondo. In ogni edizione del Festival – che finora si è svolto ogni cinque anni nel paese asiatico venivano sacrificati circa 500 mila animali: da quest’anno, quindi, mezzo milione di animali saranno salvati.
La tradizione, come detto, ha origini antichissime: Bhagwan Chowdhary, fondatore del Tempio Gadhimai, avrebbe ricevuto in sogno il messaggio della dea Gadhimai. In esso gli si chiedeva un sacrificio umano in cambio della libertà dalla prigionia, della protezione dal male, di prosperità e potere: alla dea arrivò un animale sacrificato al posto dell’uomo, ma lei lo accontentò lo stesso. Da allora, ogni cinque anni, centinaia di animali venivano sacrificati in tutto il paese per ricordare quell’episodio, parte integrante della tradizione nepalese. L’evento da sempre attira la rabbia e le proteste degli animalisti locali e internazionali. Negli scorsi anni la Corte Suprema Indiana aveva sensibilmente ridotto i numeri della mattanza vietando la circolazione degli animali dall’India al Nepal, portando a un calo del 70% degli animali sacrificati.

Commentando la decisione odierna di sospendere il Gadhimai Festival, il presidente del Gadhimai Temple Trust, Ram Chandra Shab, ha così dichiarato: 

Per generazioni, i pellegrini hanno sacrificato animali per la dea Gadhimai, nella speranza di una vita migliore. Per ogni vita soppressa, il nostro cuore ha sofferto. È giunta l’ora di cambiare una vecchia tradizione. È giunto il momento di sostituire le uccisioni con gesti di pace e festa».

Segno che anche le più secolari tradizioni possono essere sospese, quando si parla di rispetto e amore verso gli animali.”

Fonte: Vegolosi.it
Foto AP 

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