Category Archives: Articoli Marco Verdone

la confidenza lenta intervista marco verdone

Marco Verdone, scambi e collaborazioni tra i ‘noi animali’ – un’intervista libera e incantevoli acquerelli (http://laconfidenzalenta.blogspot.com)
a cura di Giovanni Manizzi
8 aprile 2020(*)

Schermata 2020-04-08 alle 18.24.41Marco Verdone è un medico veterinario omeopata. Ha lavorato per un quarto di secolo come responsabile veterinario della Casa di reclusione dell’isola di Gorgona (LI), dove ha approfondito la relazione tra esseri umani in difficoltà e soggetti non umani presenti.
Proviene dall’esperienza della ri-educazione, quindi condivide una visione biocentrica e l’equazione: Prevenzione = Educazione.

Per te è stata una gioia e un onore riuscire a contattarlo e organizzare questa ‘chiacchierata’ con lui, attraverso i canali del web, che ci mette in comunicazione sena spostarci da casa. Marco è stato un interlocutore generosissimo e paziente, si è preso il giusto tempo per rispondere. Ci sono dei post che sono più avvincenti di altri da preparare – come questa intervista a Marco, piena di scambi in corso d’opera. Quando leggerete le sue risposte, troverete un mare di spunti, di riflessioni, ciascuno dei quali varrebbe per un post a parte.
Le prospettive si aprono a giro completo ed emerge la trama complessa delle interrelazioni tra i molteplici aspetti delle questioni animali, questioni che gli umani da un po’ di tempo in qua, danno l’impressione di aver dimenticato.

1. La tua presa di coscienza sui diritti degli animali è iniziata anni fa. Si può dire che tu avessi una ottima partenza, in quanto veterinario e in quanto responsabile a Gorgona, questa situazione più unica che rara. Ma l’esito di questa partenza e dalle intuizioni tue e mutamenti di percorso, non era per niente scontata. Che cosa ha giocato in te, come differenza?

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Sincronicità e merda di vacca ai tempi della quarantena / di Marco Verdone

sincronicità2-copyLa vita è piena di piccole e grandi cose straordinarie.

In senso letterale fuori (extra) dall’ordinario. Vale a dire fatti che non rientrano nel comune agire.
O meglio, che escono fuori (extra) dai nostri flussi di pensieri spesso disordinati, apparentemente casuali.
Quando troviamo un nesso tra alcuni fatti della psiche e altri della vita materiale, fisica, ci sorprendiamo, ne restiamo meravigliati.
Ci resta dentro una sensazione di benessere difficile da descrivere.
Una sensazione di “cosa ben fatta”, sebbene senza sapere il perché tutto ciò sia accaduto, se ha un senso per noi e quale esso sia. Insomma, i nostri sensi fanno esperienze che sembrano avere un senso, un legame tra loro e con noi ma non sappiamo quale.
Eppure, siamo attraversati da un filo di felicità.

Tutto questo rientra in una delle numerose esperienze che ognuno di noi ha certamente realizzato.

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EPPURE, CE LI AVEVANO MANDATI / Marco Verdone

Eppure ce li avevano mandatiEPPURE, CE LI AVEVANO MANDATI

Ci hanno mandato le sequoie e non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato le querce e non lo abbiamo capito.
Poi, ci hanno mandato le balene e non lo abbiamo capito.
Ci hanno, quindi, mandato le orche e non lo abbiamo capito.
Inoltre, ci hanno mandato gli elefanti e non lo abbiamo capito.
Poi, ci hanno mandato le giraffe e non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato le mucche e ancora non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato i delfini e non lo abbiamo capito.
Dunque, ci hanno mandato gli asini e non lo abbiamo capito.
Quindi, ci hanno mandato i lupi e non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato i polpi e ancora non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato le calendule e non lo abbiamo capito.
Poi ci hanno mandato le cicogne e non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato i gatti e non lo abbiamo capito.
Quindi, ci hanno mandato le rondini e non lo abbiamo capito.
Ci hanno poi mandato i rospi e ancora non lo abbiamo capito.
Poi ci hanno mandato le farfalle e non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato, quindi, le zecche e ancora non lo abbiamo capito.
Poi, ci hanno mandato le pulci e non lo abbiamo capito.
Ci hanno mandato i funghi e non lo abbiamo capito.
Quindi, ci hanno mandato i batteri e non lo abbiamo capito.
Infine, ci hanno mandato i virus e ancora non lo abbiamo capito.
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LA TEGOLA E LA GIRAFFA – Percorsi scientifici alla ricerca delle cause / di Marco Verdone

LA TEGOLA E LA GIRAFFA
Percorsi scientifici
alla ricerca delle cause
di Marco Verdone

IN una fredda mattina d’inverno un uomo camminava con passo risoluto su di un marciapiede per andare al lavoro. 
Tirava un forte vento e le previsioni non davano al momento nessun miglioramento. Stava attraversando un vecchio quartiere fatto di case basse e non particolarmente belle. Erano abitazioni popolari, sovraffollate e piene di bambini che quando non pioveva venivano spediti a giocare sulla strada. L’uomo conosceva bene il tragitto e ormai non faceva più caso alla variegata esposizione di panni stesi ad asciugare fuori dalle finestre né alle gocce d’acqua che più di una volta gli erano colate in testa da quegli indumenti. Assorto nei suoi pensieri svoltò un angolo e dopo pochi metri sentì un forte dolore alla testa ritrovandosi in un batter d’occhio a terra, sanguinante e mezzo morto. (Continua QUI a leggere il racconto in pdf

Gorgona al convegno: “Carceri e animali: il modello italiano” / Padova 4 ottobre 2019

Poster Gorgona_.Convegno_04.10.19pdf

Il gruppo di lavoro “Salvati con Nome” (che porta il nome dell’omonimo libro collettaneo) ha accolto l’invito a partecipare, in data venerdì 4 ottobre 2019, al convegno che si è tenuto a Padova dal titolo Carcere e Animali: il modello italiano organizzato dal Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali e patrocinato dai Ministeri della Giustizia e della Salute.
Col presupposto fondamentale, come si legge nella presentazione del convegno, che “diverse realtà penitenziarie, in Italia come all’estero, hanno compreso l’importanza dell’apporto favorevole della mediazione animale nel contesto detentivo”. Il convegno si è posto come obiettivo diffondere e scambiare tra i partecipanti “le conoscenze e le competenze necessarie per la comprensione e lo sviluppo del modello italiano, grazie alla testimonianza di diverse professionalità (sanitarie e non) che si occupano di progettualità di IAA nel contesto carcerario italiano, e di aprire un dialogo tra le istituzioni e gli operatori di IAA per favorire la standardizzazione dei programmi e delle procedure nell’ottica di tutelare l’utente e il benessere degli animali coinvolti.

Il gruppo Salvati con Nome era presente con un poster dal titolo significativo Gorgona, isola-carcere: tra premesse, specismi e alterità recluse.
In questa breve ma precisa testimonianza è stato presentato il percorso che da decenni si sta svolgendo in Gorgona, ribadendo come il punto focale che ha impegnato per molti anni numerose persone (per il quale si attendono ancora oggi gli sviluppi risolutivi) sia rappresentato dalla chiusura del macello e dal blocco delle produzioni, riproduzioni e ogni forma di sfruttamento animale. In tal modo Gorgona potrà essere il primo luogo detentivo dove gli animali, e in particolare quelli cosiddetti “ex da reddito”, potranno svolgere unicamente quel ruolo di mediatori e cooperatori della rieducazione che hanno dimostrato di poter assolvere.
Grandissimo è stato l’interesse da parte di tutti i presenti (autorità, relatori, partecipanti) per quanto è successo e quanto potrà nascere in questa isola-carcere (vedere per es. la recente visita del sottosegretario alla Giustizia Ferraresi: clicca QUI).
Il poster è stato tra i più letti ed esaminati e moltissime sono state le domande e le proposte di collaborazione che sono arrivate da più parti.
Ancora una volta Gorgona muove cuori e menti di tutte le persone che ne vengono a contatto.
Il grande interesse suscitato fa quindi ben sperare che si possa arrivare in tempi memorabili a quella svolta definitiva ed emblematica che possa suggellare in maniera definitiva l’inizio di un nuovo tratto di questo lungo percorso, dove Gorgona possa essere vista e vissuta per quello che realmente è: UN BENE COMUNE PER TUTTI.

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LORO E NOI – Storie di umani e altri animali / Una mucca-zen per amica di Marco Verdone

Copertina_LORO E NOI_ILORO E NOI
Storie di umani e altri animali
a cura di
Fabio Balocco e Piero Belletti

Tra i 19 capitoli che trattano le relazioni di amicizia e conoscenza con vari animali domestici e selvatici è presente il contributo:

Una mucca-zen per amica
di Marco Verdone

 

 

 

 

 

 

Loro e noi_mucca-zen_Rid

Non un libro sugli animali, ma un libro sull’amore che lega esseri umani ad altre specie animali. Diciassette testimonianze di persone che raccontano la loro passione e che ci fanno capire che tutto, in natura, può essere conosciuto e dovrebbe essere amato. Read More

SALVATI CON NOME – Carcere e rieducazione nonviolenta: il modello dell’isola di Gorgona / a cura di Silvia Buzzelli e Marco Verdone

Prima di cop_ridSALVATI CON NOME
Carcere e rieducazione nonviolenta:
il modello dell’isola di Gorgona
a cura di
Silvia Buzzelli e Marco Verdone

Giappichelli Editore – Torino, 2018
XXII-218
formato cartaceo – ISBN 978•88•9211060•1 – € 30,00

http://www.giappichelli.it/salvati-con-nome,9211060

⇒QUI la pagina facebook del libro

⇒QUI la SINOSSI e l’INDICE SOMMARIO

A seguire alcuni contributi complementari:

QUI l’intervista al prof. Luigi Lombardi Vallauri: questione animale, nonviolenza e il modello Gorgona (2018)
QUI l’intervista di Antonio Priolo a Marco Verdone: Intorno all’antispecismo. RE NUDO (maggio 2016)
QUI la conferenza al TEDx Lake of Como di Marco Verdone dal titolo: Peace with non human animals (2015)
QUI l’intervista di Gabriella Caramore, Radio3, UOMINI E PROFETI, a Marco Verdone: Animali. Né cose né macchine (2013)

SINOSSI

Portavoce di un nuovo approccio alla relazione tra soggetti animali umani e non umani, questo libro è un’assoluta novità nel panorama del diritto penitenziario e, più in generale, delle prassi rieducative a cui deve tendere la pena (art. 27 Cost.). A partire dai confini di una remota isola carceraria, un inno universale e corale alla nonviolenza come strumento per creare un nuovo modo di vedere e di vivere la realtà che ci circonda.

Come scrivono i due curatori nella Prefazione: «Potrebbe suscitare perplessità, per un testo che nasce in ambito giuridico, inserire nel suo catalogo delle idee parole come mare, olivi, Costituzione, mucche, maiali, cani, cucina, archivi, sentenze, pasta, pomodori, diritti e varie altre. Si intravede, quindi, già una prima sfida: lessicale, culturale, etica, giuridica. Siamo ai confini delle categorie viventi ma anche, come vedremo, di altri ambiti che qui, volutamente, si intrecciano, si confondono e si contaminano, facendosi scoprire, infine, vicini e interconnessi.»

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Noi e gli altri animali: riflessioni ed esperienze per l’educazione ambientale / .ECO luglio-agosto 2016

copertina_eco-222_223-lug_ago-2016NOI E GLI ALTRI ANIMALI
Riflessioni ed esperienze per l’educazione ambientale

.ECO L’educazione sostenibile /  luglio-agosto 2016

Partendo dalla questione animale si arriva molto lontano: la questione parla del genere umano, del suo rapporto con la natura, del futuro, di un rischio e della necessità di un cambiamento di paradigma per la nostra salvezza e quella dell’intero pianeta

⇒Scarica QUI il numero 3 completo di .ECO LUG-AGO 2016

L’allevamento animale è una delle cause principali dei cambiamenti climatici (e non solo), ma non se ne parla abbastanza. Eppure la carne equivale quasi al totale delle emissioni annuali degli USA. La questione animale è scomoda, tocca nervi scoperti, culturali, scientifici, economici, politici.

eco_verdoneScarica QUI l’articolo:
L’ECOLOGIA SENZA LA QUESTIONE ANIMALE?
di Marco Verdone

Isola di Gorgona, il paradiso tornato inferno / vegolosi.it intervista Marco Verdone

La notizia della riapertura del macello dell’isola penitenziaria di Gorgona ha acceso una forte indignazione. Marco Verdone, mente e cuore di quel progetto di racconta esattamente come sono andate le cose

di FEDERICA GIORDANI
http://www.vegolosi.it_dsc2014

Marco Verdone, medico veterinario omeopata di frontiera, ha lavorato per circa 25 anni nel carcere dell’isola di Gorgona. Improvvisamente quello che era diventato un modello carcerario in cui gli animali presenti sull’isola come animali da reddito da macellare erano diventati compagni e sostegno per i carcerati, è tornato ad essere un inferno. Il macello dell’isola è stato riaperto: ai microfoni di Vegolosi.it Verdone racconta che cosa è successo davvero.

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Gorgona su Veganmagazin (giugno 2016) / di Marco Verdone e Rachele Z. Cecchini

vegan magazin X FBL’importante rivista tedesca Veganmagazin ha ospitato un articolo (il titolo che hanno scelto loro è La mia isola-carcere -quasi- vegana) dove parlo della mia esperienza umana e professionale come medico veterinario maturata nel corso di circa 25 anni essenzialmente nel carcere dell’isola di Gorgona. La vicinanza con altri esseri viventi, con quelli che diventano amici e pazienti, non può lasciare indifferenti. Con quelli che hanno accompagnato molte persone detenute durante il loro sofferto cammino carcerario. Con quelli  che sono stati curati e che si sono presi cura di loro, di noi. Come medico veterinario mi sono chiesto che senso avesse curare nel miglior modo possibile i miei pazienti – addirittura con l’aiuto anche della medicina omeopatica – e poi vederli condurre alla morte, senza possibilità di appello e senza una riflessione critica sulla sacralità della loro vita.

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Gorgona: tutta l’Italia ne parla / RAI 2, Susanna Tamaro, RADIO 3, Radio Radicale, Controradio

Grande interesse hanno suscitato recenti servizi e articoli sull’esperienza sviluppata nel carcere dell’isola di Gorgona (LI) dove, per oltre 20 anni, si è attivata una riflessione corale sulla relazione etica tra umani (detenuti e non) e gli animali ospiti (allevati).

Migliaia di persone chiedono a gran voce di tutelare tutti gli animali presenti sottraendoli da logiche si sfruttamento e dalla morte violenta per macellazione. Per tale ragione, e in base al dettato costituzionale e alla missione dell’istituzione carceraria, si chiede la DEFINITIVA CHIUSURA DEL MACELLO presente sull’isola. Sia a beneficio dei soggetti animali presenti che del percorso rieducativo delle persone recluse.

Come si legge nell’Appello firmato da importanti figure del mondo giuridico, della cultura, della comunicazione e dello spettacolo:

L’esperienza di Gorgona rappresenta, pertanto, un originale e innovativo progetto etico, ispirato al principio del rispetto dell’alterità umana e non umana quale fondamentale e ineludibile premessa per la rieducazione delle persone detenute (articolo 27 della Costituzione Italiana). L’esperienza di Gorgona è unica anche dal punto di vista degli animali presenti sull’isola, che sono sempre più visti come partner di relazione e non come beni da cui trarre profitto. Tutto questo in un contesto storico, culturale, giuridico e politico in cui la cosiddetta “Questione Animale” sta assumendo una sempre maggiore rilevanza (basti pensare che ad essa è dedicato il VI volume, curato da S. Castignone e L. Lombardi Vallauri, del “Trattato di Biodiritto” diretto da S. Rodotà e P. Zatti).

– Appello per Gorgona: l’isola delle buone pratiche / Adesioni di giuristi e altre persone esperte

– Peace with non human animals. | Marco Verdone | TEDxLakeComo

 Salviamo Gorgona: modello di convivenza e civiltà (Impronte, 2016)

Intorno all’antispecismo / Intervista di Antonio Priolo a Marco Verdone / RE NUDO maggio 2016

Intorno all’antispecismo

MAG 2, 2016

Intorno all’antispecismo
apsrenudo / 32 – Malattia Cura
Intervista di Antonio Priolo a Marco Verdone
Foto di Rachele Z. Cecchini
Fonte: http://www.renudo.it 
 
Gorgona è un’isola dell’Arcipelago toscano, colonia penale dal 1869, carcere due volte, in quanto circondata dal mare e dalle limitazioni strutturali della detenzione. Carcere anche per gli animali che vi hanno vissuto, in quanto animali da “reddito”, per definizione destinati ad una pena infausta. A Gorgona nasce e si sviluppa un esperimento eccezionale dal punto di vista dell’approccio nonviolento, antispecista, compassionevole, alle dinamiche della relazione umano – non umano, al carcere e alla pena per i detenuti e per gli animali. Protagonista di questa esperienza è Marco Verdone, medico veterinario omeopata ed antispecista che dall’utopia del progetto Gorgona ha realizzato un sistema sociale alternativo dove l’uomo non ha più la necessità di uccidere i suoi compagni di viaggio. Verdone questa esperienza ha provato a condividerla, attraverso la pubblicazione di diversi libri (Il respiro di Gorgona, Ogni specie di libertà, L’isola delle bestie) e con la promozione di un movimento (una comunità in movimento) denominato Ondamica.