Progetto: Sentinelle del Mare in Kayak

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Un progetto ideato dall’ANMI di Torino, per proporre con la FICK (Federazione Italiana Canoa Kayak) alla Guardia Costiera di divenire sentinelle volontarie col compito di segnalare anomalie comportamentali e ambientali a distanza ravvicinate dalle coste.

Il Progetto “Sentinelle Del Mare in Kayak” si pone tre obiettivi:
  1. far emergere una risorsa per il paese, riunendo tutte le realtà locali di kayakers cheoperano a favore dell’ambiente marino e le acque interne, a costo zero, ripulendo le spiagge e la superfice del mare dai rifiuti abbandonati spesso durante il nostro tempo libero;
  2. offrire un’attività di utilità sociale coordinata e omogenea, probabilmente unica in Europa (v. Report segnalazioni), professionale, efficace, sempre a costo zero, in appoggio alle Capitanerie di Porto Guardia Costiera segnalando loro anomalie ambientali, di violazione delle regole di navigazione, di assistenza diretta a bagnanti in difficoltà e a diportisti, grazie all’armamento di bordo (paddle float, cime di traino, fuochi a mano e fumogeni e segnalando infine eventuali inizi di incendi;
  3. rendere obbligatorio l’aiuto al galleggiamento indossato. In proposito, l’attuale normativa vigente delle Capitaneria di Porto Guardia Costiera, fatta eccezione di alcune Direzioni Marittime, non obbliga il kayaker a indossare l’aiuto al galleggiamento, nè di non averlo a bordo nei primi 300 mt. dalla costa, come scritto nella tabella “Mezzi di salvataggio e dotazioni minime da tenere a bordo di imbarcazioni e natanti diporto in relazione alla distanza dalla costa o dalla riva”; questo perché il kayak da mare non è riconosciuto come natante a sé come le moto d’acqua, i kit surf, soggetti invece all’obbligo di indossarlo. Noi chiediamo attraverso la FICK, che ha stipulato un “Protocollo d’Intesa per la promozione della Cultura del Mare” con la Guardia Costiera lo scorso 17 settembre 2020, di inserire quest’obbligo nella normativa vigente, facendo “partorire” come natante a sé il kayak da mare che, a differenza di jole, pattini, sandolini, ecc., può navigare per molte miglia senza
    causare affaticamento e permettere di stivare a bordo dotazioni di sicurezza, abbigliamento, acqua e viveri. Noi riteniamo che sia arrivato il momento, dopo cinquanta anni dall’introduzione in Italia, di inquadrare questo natante nel Codice della Navigazione, come avviene negli altri paesi europei aderenti allo standard Euro Paddle Pass (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Slovenia, Svezia, Svizzera) e negli Stati Uniti.
Perché sia approvato questo progetto occorre che le donne/uomini kayaker compilino il form che trovate nella pagina, per creare una mappatura nazionale. Le Sentinelle, divise per Regione e coordinati da un referente regionale, daranno il loro supporto a Capitanerie e Delegazioni di spiaggia locali, distribuiti lungo 4320 miglia di litorale. (…)
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