La ragazza sull’albero e lo sbarco a Gorgona / di Simona Ghinassi

Dalle sequoie californiane agli olivi di Gorgona…
Julia Butterfly Hill racconta la sua 
storia e le sue lotte ambientaliste contro l’abbattimento degli alberi ai detenuti e alla popolazione residente della più piccola isola dell’Arcipelago Toscano.
Come spesso accade le storie più incredibili si legano a doppio filo con i luoghi più insospettabili. Nella giornata di ieri, l’isola di Gorgona, ha accolto una visitatrice molto speciale, Julia Butterfly Hill, la giovane ambientalista americana passata agli onori della cronaca mondiale per aver difeso dall’abbattimento una sequoia millenaria in California, battezzata Luna, rimanendo abbarbicata su una piattaforma costruita tra i suoi rami a 60 metri da terra per oltre due anni.

La sua affascinante vicenda è stata raccontata nel libro “La ragazza sull’albero” dove si descrive la dura esperienza alla quale si è sottoposta nel 1997 all’età di 23 anni. In previsione di un suo tour in Italia siamo riusciti a farle dedicare una giornata in Gorgona per testimoniare in modo diretto e in un luogo così speciale, che, azioni concrete, non violente volte a favore della salvaguardia della vita, nel tempo, portano a risultati inattesi.

La scelta di sacrificare e mettere in pericolo la sua vita per un bene superiore è stata raccontata a tutti i rappresentanti della varia comunità di Gorgona e della sua Casa di Reclusione: gorgonesi, agenti e loro familiari, detenuti, operatori, giovani e bambini. Il suo racconto denso di contenuti ha emozionato tutti e ha permesso di riflettere su un nuovo approccio al mondo e al significato di responsabilità individuale e di salute globale. “Insieme cambiamo il mondo” è stato lo slogan che ha accompagnato l’incontro tra mondi apparentemente lontani ma in realtà uniti dallo stesso filo rosso nella ricerca della libertà personale e nella missione che ognuno di noi può e deve compiere.

Questo straordinario evento si inserisce a pieno titolo all’interno di un percorso più ampio e condiviso, avviato da tutti coloro che interagiscono con il microcosmo dell’isola. L’obiettivo è il consolidamento del ‘modello Gorgona’ come vero e proprio laboratorio open air in materia di salute diffusa, vivibilità e sostenibilità, nel quale uomini, animali e ambiente dialogano fra loro per contribuire in modo ecosistemico all’armonia di tutte le parti.

Questa intensa giornata, che rimarrà sicuramente incisa nella memoria storica dell’isola, è stata anche inaspettatamente propedeutica al prossimo importante appuntamento che si svolgerà sempre sull’isola il 18 e 19 giugno con il convegno “ Gorgona: fra utopia e realtà ”, due giornate di studio coordinate dagli operatori della Casa di Reclusione, alle quali parteciperanno attivamente rappresentanti dell’Amministrazione Penitenziaria, amministratori locali, volontari ed esperti in materia di salute, lavoro e detenzione.

Simona Ghinassi, Volontaria ex Art. 17 c/o Casa di Reclusione di Gorgona Isola (LI).

In relazione a Julia Butterfly Hill leggere anche:

UNA GIORNATA MEMORABILE PER GORGONA E TUTTI NOI! Grazie a tutte le persone che hanno reso possibile la realizzazione di questa giornata, con gentilezza e generosità! Speriamo che sia solo un primo passo per riuscire a trovare “il nostro albero personale”! (Marco Verdone)

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