UN KAYAK E UNA VOLPE / video

Una giornata di febbraio fredda e limpida. Mare calmo e vento lieve.
Seguo da vicino la linea costiera della tenuta di S. Rossore (Pisa).
La spiaggia e le dune sono una continua meraviglia nonostante l’erosione e i cronici depositi di plastica portata dai mari del sud.
Osservo limicoli, beccacce di mare, gabbiani e cormorani…
Pagaio lento senza fare movimenti bruschi per non indurli a volare e a sprecare preziose energie…
Poi intravedo una sagoma rossastra che si muove tra i legni accumulati sotto le dune..
Mi immobilizzo e mi lascio portare da onde leggere che vengono da ovest…
Mi avvicino e lei alza la testa. Mi scruta e valuta la mia pericolosità…
riprende la sua ricerca di qualcosa di commestibile avendo capito che sono solo un umano innocuo che fa finta di essere un tronco…
Riesco a riprendere delle immagini con il telefono…
Lei si incammina verso nord e io inverto la rotta e la seguo a distanza…
facciamo un pezzo di strada insieme…
Poi decide di entrare nella macchia…
Resto fermo nel kayak pensando a questo straordinario e semplice mezzo che mi permette di osservare l’ambiente nel quale mi muovo con grande discrezione e nessun impatto negativo.
10 miglia (nm), 7°-8° e visioni che nutrono l’anima.
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