10 domande ai candidati sindaci di Pisa 2013 / Distretto Economia Solidale Alt(r) Tirreno

Cos’è un DES?
I Distretti di Economia Solidale (DES) mirano a valorizzare le risorse locali e a produrre ricchezza in condizioni di sostenibilità ecologica e sociale, ponendo al centro le persone e le loro relazioni, i diritti, l’ambiente, la pace.

Tra le varie domande poste ne abbiamo inserito anche una sulla
Questione animale

Gentile candidato a sindaco per le amministrative di Pisa 2013,

Il Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno (DESAT) è un’associazione che riunisce circa quaranta tra aziende, cooperative, gruppi d’acquisto, associazioni e gruppi informali, che operano sul territorio di Pisa e, in una logica di area vasta, anche di altre provincie della Toscana.  Lo scopo di questa rete è di promuovere una economia alternativa garantendone la sostenibilità  in ogni sua manifestazione, ponendo al centro gli esseri viventi e le loro relazioni, i diritti, l’ambiente, la pace.

Vorremmo porle alcune questioni riguardo la futura amministrazione della città che desidereremmo fossero approfondite.

  1. Alla luce del recente rapporto sul Benessere Equo e Solidale 2013 (BES) di Cnel e Istat  (http://www.istat.it/it/archivio/84348), quali provvedimenti propone a favore del “ben-essere” e del “ben-vivere” dei cittadini pisani e delle cittadine pisane, garantendo eticità, equità, solidarietà, nonviolenza, salute e tutela degli ecosistemi?
  2. Quali strumenti pensa siano utili per sostenere i sistemi economici locali? Quale ruolo per le  imprese sociali? Come incentivare i campi delle energie rinnovabili, della mobilità , della logistica e del turismo sostenibili, dell’agricoltura ecologica?
  3. Quali politiche intende promuovere per la sostenibilità  dei trasporti?
  4. Come si posiziona sulla dibattuta questione del ‘people moover’?
  5. Come giudica i provvedimenti presi dalla giunta uscente espressi nella delibera 33 del 19 marzo 2013 con oggetto: Creazione di uno spaccio locale di filiera corta presso la stazione Leopolda? Ritiene praticabile quel tipo di esperienza per un piccolo agricoltore?
  6. Quali politiche intende adottare per lo sviluppo della filiera corta nonchè per la riduzione dei rifiuti e degli sprechi di cibo, anche in riferimentoalle mense scolastiche?
  7. E per una filiera corta anche sul risparmio e gli strumenti finanziari ? Cioè quali politiche di incentivazione di proposte che sperimentino strumenti di finanza etica e che vadano a beneficio di attività  economiche presenti nel territorio perseguendo obiettivi armonici con l’economia solidale?
  8. Quali strumenti e risorse intende mettere a disposizione dei GAS e dei movimenti che ruotano attorno all’economia solidale, per incrementarne le potenzialità  e allargarne il bacino di utenza?
  9. Conosce alcuni progetti attivati dal Distretto che, nonostante si sia giuridicamente costituito nel marzo scorso, opera da diversi anni sul territorio? Ad esempio, la Rete di Approccio Sostenibile alla Salute (RASAS) o quello della Comunità  Agricola di Promozione Sociale (CAPS)? Come pensa di incentivare tali progetti o altri che perseguano simili obiettivi?
  10. Qual’è la sua posizione nei confronti della relazione con gli animali non umani? Come si pone, in generale verso lo sfruttamento e la sofferenza degli animali non umani definiti “da reddito” o di altri gruppi animali utilizzati dall’uomo per varie finalità  (per esempio circhi, sperimentazione animale, allevamenti di animali domestici in aree protette, caccia …)?

Rimaniamo in attesa di un suo gentile riscontro, possibilmente entro il 19 maggio in modo che sia possibile  pubblicare le risposte sul nostro sito, farlo circolare tra tutti i nostri soci e mandarlo ai media tramite appositi comunicati stampa.

Cordiali saluti
Vanna Niccolai
per l’associazione DES Alt(r)o Tirreno

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