Glossario omeopatico – carcerario

Questo piccolo glossario prende spunto dall’esperienza maturata nell’isola di Gorgona e raccolta nel libro Il respiro di Gorgona

Agricola: è una sezione della Casa di Reclusione di Gorgona in cui si svolgono le varie attività legate all’allevamento e all’agricoltura. È posta nella parte medio-alta dell’isola e ha come centro il caseificio, il macello e Villa Margherita.

Agricoltura sociale: è un importante aspetto della multifunzionalità in agricoltura. Raggruppa tutte le varie attività agricole dove sono coinvolti soggetti svantaggiati e fasce deboli della popolazione. Dove la coltivazione, l’allevamento e la trasformazione dei prodotti sono collegati a ‘servizi’ di utilità sociale. 

Aloe: sono piante della famiglia delle Liliacee, di cui fanno parte circa 350 specie, originarie dell’Africa, del Madagascar e dall’Arabia, ampiamente adattata agli ambienti mediterranei. Ha numerose proprietà curative molte delle quali ancora da definire. Per l’Aloe arborescens è nota la preparazione di P. Romano Zago (a base di foglia fresca, miele e alcool) come depurativo e coadiuvante delle chemioterapie.

Appuntato: fino al 1992 l’Appuntato era uno dei primi gradi in uso nel disciolto Corpo degli Agenti di Custodia (ora Polizia Penitenziaria). Oggi si usa la corrispondente qualifica di Assistente. Ogni ambito di lavoro è in genere controllato da uno più agenti. Normalmente i detenuti si rivolgono agli agenti chiamandoli appuntato o assistente.

Arnica: è un rimedio omeopatico di origine vegetale (Arnica montana) molto utile per i traumi (e non solo).

Arsenicum album: è il nome di un rimedio omeopatico minerale che deriva appunto dall’Arsenico. Come si sa è un elemento estremamente tossico. L’omeopatia, come fa per tutte le sostanze, lo diluisce fino a far perdere il potere tossico e ad evidenziare, invece, il potere curativo. A dosi materiali l’arsenico provoca seri danni a molti organi vitali. Per esempio causa delle diarree nerastre. A dosi diluite, secondo il metodo omeopatico, curerà appunto questo tipo di manifestazioni. Il principio è sempre lo stesso: per la legge dei simili ogni sostanza a dosi diluite curerà i sintomi che provoca a dosi ponderali.

Calendula: è una pianta (Calendula officinalis) molto ben conosciuta per le proprietà cicatrizzanti e antisettiche. Si utilizza frequentemente come tintura madre (estratto idro-alcoolico: T.M.) diluita in acqua per applicazioni locali sulle ferite.

Carcere: con questo termine si indicano gli istituti di custodia preventiva, quelli per l’esecuzione delle pene e quelli per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Esistono varie tipologie di carceri (casa circondariale, casa di reclusione, ospedale psichiatrico giudiziario, istituto penale minorile, etc.).

Casa di Reclusione: è un tipo di istituto penitenziario per adulti in cui si attua l’esecuzione della pena detentiva.

Condannato: per condannati s’intendono coloro che, a seguito di una condanna definitiva, si trovano negli istituti penitenziari per espiare la pena loro comminata. Si considerano condannati anche coloro per i quali sia stata disposta una misura alternativa alla detenzione (affidamento, detenzione domiciliare, etc.) nonché quelli sottoposti ad una sanzione sostitutiva (semidentenzione, libertà controllata, pena pecuniaria, lavoro sostitutivo). A seconda della pena loro inflitta, i condannati sono distinti in: arrestati, reclusi ed ergastolani.

Detenuto: s’intende colui o colei che si trova in carcere o in stato di custodia cautelare o in stato di esecuzione penale. La normativa distingue chiaramente la posizione delle singole tipologie di detenuti.

Dose omeopatica: in omeopatia la dose non è legata al peso del soggetto da curare ma, in generale, al tipo di patologia (acuta, cronica, funzionale o lesionale), alla forza vitale del paziente (soggetto anziano, bambino, debole, forte) e al grado di similitudine tra rimedio e paziente. I rimedi omeopatici sono diluiti e si utilizzano quindi dosi infinitesimali. La diluizione e la succussione (dinamizzazione) esaltano il potere curativo dei rimedi. La loro azione è indagata dalla fisica quantistica.

Forza vitale (principio vitale o dynamis): è un concetto cardine della medicina omeopatica ed è complementare a quello di materia. Si tratta di un’essenza immateriale che conferisce all’organismo materiale tutte le sensazioni e le funzioni vitali. In pratica è quel quid che fa la differenza tra un essere vivo e uno morto. È il Principio a cui si rivolge il medico omeopata, con il rimedio ben scelto, per riportare lo stato di salute nel malato. Samuel Hahnemann ha avuto il merito di introdurre in campo medico la fisiologia della Forza Vitale che aiuta a comprendere la genesi delle malattie e la dinamica del movimento dei sintomi durante la cura.

Hahnemann Samuel (Meissen 1755 – Parigi 1843): medico tedesco, è il padre fondatore della medicina omeopatica. Nel corso della sua lunga vita ha scritto molte importanti opere tra le quali varie edizioni dell’Organon dell’arte del guarire che rappresenta il testo fondamentale di questa scienza medica. Altri scritti fondamentali sono Le Malattie Croniche e la Materia Medica Pura. Numerosi scritti minori completano l’opera di quest’uomo che ha cambiato il corso dell’arte medica.

Lavoro in carcere: il lavoro penitenziario non ha carattere afflittivo ed è, come tutti i lavori, remunerato. Nel gergo carcerario i detenuti che lavorano si chiamano «lavoranti».

Legge dei Simili: vedi Omeopatia

Legge di Hering: è una semplice legge della fisiologia nata in ambito omeopatico ma di valore universale. Ricorda come i sintomi tendono a manifestarsi prima all’esterno e poi all’interno e dal basso verso l’alto. Durante la cura, al contrario, scompaiono prima i sintomi interni e poi quelli esterni. Il motivo fondamentale è che l’organismo cerca di preservare gli organi più importanti (quelli interni) e quindi sacrifica prima quelli che lo sono meno (gli esterni).

Legge Smuraglia: Legge dello Stato n. 193/2000 recante «Norme per favorire l’attività lavorativa dei detenuti». Essa consente di applicare aliquota zero sui contributi INPS dovuti dalle cooperative sociali che impiegano persone svantaggiate e aliquote ridotte sulle retribuzioni corrisposte a queste persone.

Medicine non Convenzionali (MnC) e Complementari (MC): le MnC sono tutte quelle pratiche mediche non riconosciute ufficialmente dalla medicina ufficiale o convenzionale. In tale ambito quelle che hanno ricevuto una sufficiente evidenza scientifica sono definite MC (agopuntura, omeopatia, fitoterapia e medicina manuale). In Toscana, a partire dal 1996, gli atti di programmazione sanitaria contengono riferimenti alle MnC e gli ultimi tre Piani Sanitari Regionali ne prevedono specifiche azioni a sostegno. Sempre in Toscana sono attivi circa 60 servizi pubblici che erogano prestazioni inerenti le MC e 3 Centri Regionali di Riferimento. Questa regione si è dotata della L.R. 9/2007 recante «Modalità di esercizio delle MC da parte dei medici e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti».

Misure alternative: sono percorsi alternativi al carcere introdotti dal nuovo ordinamento penitenziario che vengono concessi dalla magistratura di sorveglianza quando si soddisfano particolari presupposti (durata della detenzione, attività trattamentali, ecc.). Le misure alternative sono:

  1. affidamento in prova al servizio sociale;
  2. detenzione domiciliare;
  3. regime di semilibertà;
  4. licenze;
  5. liberazione anticipata.

Nuovo giunto: è la persona appena arrestata che entra in carcere e che inizia a svolgere le pratiche all’Ufficio Matricola.

Omeopatia (definizione): secondo quanto definito dalla FIAMO (Federazione Italiana Associazioni Medici e Veterinari Omeopati), l’omeopatia è un metodo clinico e terapeutico basato sulla «Legge dei Simili», formulata da Samuel Hahnemann alla fine del XVIII secolo e sull’uso di medicinali a «dosi infinitesimali». La Legge dei Simili afferma che è possibile curare e guarire un malato somministrandogli una sostanza che, in un uomo sano, riprodurrebbe i sintomi rilevanti e caratteristici del suo stato patologico. Nella pratica clinica omeopatica il medico, dopo aver comunque formulato una diagnosi medica tradizionale, prende in considerazione la sintomatologia totale, psico-fisica, del malato e somministra il medicinale più «simile»ai modi peculiari con i quali il malato esprime la «sua» malattia: la terapia è pertanto strettamente personalizzata. La terapia omeopatica agisce stimolando le reazioni naturali di difesa e di riequilibrio dell’organismo e porta ad un miglioramento o ad una guarigione Naturali, frutto della correzione dello squilibrio funzionale profondo che aveva portato all’affiorare dei sintomi di malattia.

Pene: le pene principali per i delitti sono l’ergastolo, la reclusione e la multa. Le pene principali per le contravvenzioni sono: arresto e ammenda. Ergastolo, reclusione e arresto sono «pene detentive». Multa e ammenda sono «pene pecuniarie».

Permessanti: sono i detenuti definitivi che, in seguito alla maturazione dei requisiti, come una regolare condotta, godono dei permessi premio. In gergo si dice che hanno «sbloccato i permessi». I permessi servono per coltivare interessi affettivi e lavorativi, sono di massimo 15 giorni per volta e per un totale di 45 giorni l’anno.

Podophyllum: è un rimedio di origine vegetale. Come tutti i rimedi unitari (composti da un’unica sostanza) si identifica e si commercializza con il suo nome latino. La sigla CH sta per Centesimale Hahnemanniana. In questo caso il numero 30 (la potenza) indica che il rimedio è stato diluito trenta volte uno a cento. Una diluizione stratosferica per la scienza ufficiale. Solo una media potenza per l’omeopatia.

Reclusione: la pena della reclusione si estende da 15 giorni a 24 anni ed è scontata in uno degli stabilimenti a ciò destinati con l’obbligo del lavoro e con l’isolamento notturno.

Rimedio omeopatico (origine): i rimedi omeopatici derivano dai tre Regni della natura (minerale, vegetale e animale) e da alcuni tessuti e secrezioni umane.

Rimedio omeopatico (preparazione): Le sostanze di partenza sono variamente preparate e diluite. La succussione è un movimento agitatorio, in forma di forti colpi verticali, che si imprime al rimedio omeopatico dopo ogni diluizione. Diluizione e succussione costituiscono la dinamizzazione del rimedio omeopatico e trasformano una sostanza in una potenza omeopatica.

Rimedio omeopatico (scelta): ogni essere vivente esprime i sintomi con delle caratteristiche particolari definite modalità. È come se due persone parlando dicessero le stesse cose ma con espressioni diverse tali da renderle uniche e riconoscibili. Ad esempio la febbre può essere accompagnata dalla presenza o assenza di sete. Una tosse può essere scatenata dal vento freddo o da un’emozione. Dal come, dove, quando e perché si manifestano i sintomi l’omeopata parte per la scelta di un singolo rimedio.

Rimedio omeopatico unitario: è un medicinale omeopatico che deriva da una sola sostanza, studiata secondo la sperimentazione omeopatica (vedi) e identificata con il suo nome scientifico latino. Al contrario, esistono i complessi che sono farmaci definiti con un nome commerciale di fantasia e che contengono più sostanze omeopatiche.

Saharawi: Il popolo Saharawi appartiene a un altro tipo di reclusi. Vivono da più di 30 anni come profughi nel deserto sahariano in territorio algerino. Il loro paese d’origine, il Sahara Occidentale, dopo anni di dominazione spagnola, è stato invaso dal Marocco quando la Spagna si è ritirata nel 1975 da questo territorio. Con i Saharawi l’Associazione Raphael (Centro Studi e Ricerche Medicine Naturali – Pontasserchio –PI) ha promosso il Progetto DEMHOS (Desarrollo de la Medicina Homeopatica con el Pueblo Saharaui) finalizzato alla formazione omeopatica del settore veterinario e medico. Nell’aprile 2006 è terminato il primo corso di medicina omeopatica consegnando i diplomi di omeopatia a tecnici e veterinari del Dipartimento di Veterinaria Saharawi. I medici e paramedici, che hanno invece iniziato successivamente, sono in via di formazione.

Sconsegnati: in gergo erano i detenuti che in Gorgona vivevano non in una sezione ma in piccole abitazioni poste in genere vicino al luogo di lavoro. Era una condizione presente in quasi tutte le colonie agricole e rispondeva d a una parte ad esigenze lavorative e dall’altra riconosceva un maggior grado di libertà ai detenuti più meritevoli. [In Gorgona, dopo gli episodi del 2004, la condizione di sconsegnato non esiste più]

Sifilis: l’omeopatia chiama sifilis la tendenza distruttiva delle manifestazioni patologiche, in ricordo delle lesioni ai tessuti provocate dalla sifilide. In opposizione alla sifilis esiste la sicosi (dal greco sicos: fico) che indica tutto ciò che si manifesta in eccesso e crescita (come per esempio i tumori). L’atteggiamento distruttivo o ipertrofico è inteso sia per il piano fisico che per quello mentale. Esiste infine una terza modalità reattiva che si chiama psora e indica tutte le manifestazioni caratterizzate da una ipo-funzione, una carenza o un difetto. Psora, sicosi e sifilis, sono quindi i tre aspetti fondamentali attraverso i quali ogni organismo manifesta le sue patologie. In linguaggio omeopatico essi si definiscono miasmi o diatesi e si trasmettono per via ereditaria.

Sperimentazione omeopatica (proving): è il metodo originale che l’omeopatia usa per conoscere il potere medicamentoso delle sostanze. Persone volontarie sane assumono le sostanze opportunamente preparate secondo la farmacopea omeopatica e registrano i sintomi che producono. Dopo opportuna analisi ed elaborazione questi sintomi costituiranno la Materia Medica del rimedio sperimentato. Questo rimedio sarà utilizzato, secondo la Legge di similitudine, per curare altre persone che, per altri motivi, hanno presentato sintomi simili. La sperimentazione omeopatica è ben codificata e attualmente condotta con precisi criteri scientifici.

Vantaggi della medicina omeopatica: sono numerosi e in sintesi riguardano:

  1. la salute animale (efficacia e benessere),
  2. la salute umana (assenza di residui chimici negli alimenti),
  3. l’ambiente (assenza di residui chimici nelle deiezioni),
  4. l’allevatore/responsabile (praticità d’uso, costi ridotti, risparmi diretti e indiretti),
  5. il medico omeopata (principi di riferimento e miglioramento delle relazioni).

Bisogna anche ricordare che a fronte di tanti vantaggi abbiamo anche inevitabilmente dei limiti come tutte le medicine e le cose di questo mondo.

– Il Glossario è tratto dal libro di Marco Verdone: 

IL RESPIRO DI GORGONA Storie di uomini, animali e omeopatia nell’ultima isola carcere italiana – Libreria Editrice Fiorentina – Firenze, 2008

About Redazione